Canti Francescani
Forza venite gente
(coro) Forza venite gente che in piazza si va un grande spettacolo c'è. Francesco al padre laroba ridà. (Pietro) Rendimi tutti i soldi che hai! (Franc.) Eccoli i tuoi soldi, tieni padre, sono tuoi eccoti la giubba di velluto se la vuoi. Non mi serve nulla con un saio me ne andrò. Eccoti le scarpe, solo i piedi mi terrò. Butto via il passato, il nome che mi hai dato tu. Nudo come un verme non ti devo niente più. (Chiara) Non avrà più casa, più famiglia non avrà. (Franc.) Ora avrò soltanto un padre che si chiama Dio. (coro) Forza venite gente che in piazza si va un grande spettacolo c'è. Francesco al padre la roba ridà. (Pietro) Figlio degenerato che sei! (Chiara) Non avrà più casa più famiglia non avrai. Non sai più chi eri ma sai quello che sarai. (Franc.) Figlio della strada, vagabondo sono io. Col destino in tasca ora il mondo è tutto mio. Ora sono un uomo perché libero sarò, ora sono ricco perché niente più vorrò. (Chiara) Nella sua bisaccia pane e fame e poesia. (Franc.) Fiori di speranza segneranno la mia via. Forza venite gente che in piazza si va un grande spettacolo c'è. (Chiara) Francesco ha scelto la sua libertà. (Pietro) Figlio degenerato che sei! (coro) Figlio degenerato che sei! (Chiara) Ora sarà diverso da noi... Sorella Provvidenza
(Franc.) Io Francesco coi miei compagni Fra Masseo e Frate Maggio piedi scalzi sempre in viaggio sulla strada polverosa. (coro) Poco pane poco pane per mangiare. Tanta terra tanta terra per dormire. (Franc.) Rondinelle del Signore è uno zingaro il vostro cuore. (coro) E sulla strada (Franc.) la strada stretta (coro) polverosa (Franc.) che porta in cielo (coro) d'ogni cosa saremmo senza (Provvid.) ...se Sorella Provvidenza non venisse incontro a voi. Perché siete di quelli che non hanno paura, perché siete di quelli che non vogliono niente, niente, niente e non comprate e non vendete e non prestate e non riavete perché voi soli siete certi ch'io ci sia e seminate la speranza per la via un grappolo d'uva e una fonte chiara non mancherà. (coro) Vai Francesco coi tuoi compagni centomila piedi scalzi tasche vuote e cuore in festa (Provvid.) dal tuo seme una foresta. Stanotte ragazzi Stanotte ragazzi che malinconia un vecchio compagno se n'è andato via qualcosa luccica negli occhi tuoi da quando Francesco non è più con noi. Il vino stanotte non ha più sapore, l'amore stanotte non è più l'amore noi siamo stanchi come stanchi eroi da quando Francesco non è più con noi. È vuota la città, è morta l'allegria, la vita è senza fantasia e non c'è più felicità È vuota la città, è morta l'allegria, la vita è senza fantasia e non c'è più felicità Stanotte ci manca quel suo viso strano, quegli occhi che guardavano lontano, quel suo sorriso pieno di bontà, per questo stanotte è vuota la città. È vuota la città, è morta l'allegria, la vita è senza fantasia e non c'è più felicità È vuota la città... Stanotte il vino non ha più sapore, l'amore stanotte non è più l'amore un vecchio amico se n'è andato via e qui rimane la malinconia. Addio, frate! I miei capelli
(Chiara) I miei capelli taglierò, lascerò le vesti e gli ori e i miei pensieri. I miei pensieri lascerò, la mia cara gioventù, le speranze mie di ieri. E me ne andrò via da tutto e via da me per la strada dove lui scalzo e povero già va... Qui le lunghe sere, i muri bianchi, le mie preghiere pensieri puri tra bianchi muri di veste bianca mi vestirò... (coro) I tuoi pensieri lascerai, la tua cara gioventù, le speranze tue di ieri. (Chiara) E me ne andrò via da tutto e via da me per la strada dove lui scalzo e povero già va... Qui le lunghe sere, i muri bianchi, le mie preghiere pensieri puri tra bianchi muri di veste bianca mi vestirò... Ventiquattro piedi siamo
Andiamo, andiamo, ventiquattro piedi siamo. Andiamo, andiamo, con un cuore solo andiamo. Andiamo, andiamo, da Messer lo Papa andiamo. Chiediamo la mano di Madonna Povertà. Regola uno ti chiediamo il permesso di possedere mai nessun possesso. Regola due noi chiediamo licenza di far l'amore con Sora Pazienza. Regola tre consideriamo fratelli i fiori, i lupi, gli usignoli e gli agnelli. Per nostro tetto noi vogliamo le stalle, per nostro pane strade e libertà. Andiamo, andiamo, figli della strada siamo. Andiamo, andiamo, come cani sciolti andiamo. Andiamo, andiamo, con le scarpe degli indiani. Chiediamo la mano di Madonna Povertà. Regola uno ti chiediamo il permesso di possedere mai nessun possesso. Regola due noi chiediamo licenza di far l'amore con Sora Pazienza. Regola tre portare un cuore giocondo fino ai confini dei confini del mondo. Acqua sorgente per i nostri pensieri, per nostro pane strade e libertà. Andiamo, andiamo, ventiquattro piedi siamo. Andiamo, andiamo, per la nostra strada andiamo. E volare volare (coro) E il sole uscì color cinese
e il suo ventaglio al cielo aprì. E in quel fantastico paese Francesco dentro a un quadro naïf. E tutto il cielo è sceso in terra e uccelli a frotte ai piedi miei. Buongiorno piccoli fratelli, felicità della tribù di Dio. (coro) E volare volare, volare volare (Franc.) noi siamo l'allegria (coro) E volare volare, volare volare (Franc.) leggero il cuore sia (coro) E volare volare, volare volare (Franc.) chi ha piume volerà, sì (coro) Na na naneu nané nanà Na na naneu nané nanà (coro) E come a tanti fraticelli a gufi e passeri parlò (Franc.) Attraversate monti e valli e dite a tutti quello che dirò. (coro) E volare volare, volare volare (Franc.) noi siamo l'allegria (coro) E volare volare, volare volare (Franc.) leggero il cuore sia (coro) E volare volare, volare volare (Franc.) chi ha piume volerà, sì (coro) Na na naneu nané nanà Na na naneu nané nanà Posso dire amore a tutti (Chiara) Posso dire amore a tutti,
posso dire amore a Dio ma non posso più dire “amore mio” a te. Perché mio non è più niente e un amore mio non c'è e non posso più dirti “amore mio” perché, perché? (Franc.) Chiara, Chiara no, se ti avessi sarei ricco più di un re. E tu lo sai la ricchezza non è fatta più per me. (Chiara) Con le mani accarezzare di un lebbroso posso il viso ma non posso più carezzare il tuo, perché? La tua sposa, la Rinuncia, forse è bella più di me. Tu dai tutto a lei, a me nulla dai, perché, perché? (Franc.) Chiara, Chiara no, se ti avessi sarei ricco più di un re. E tu lo sai la ricchezza non è fatta più per me. (coro) Quell'amore non è più per noi. Il lupo
(Lupo) Il lupo a Gubbio sono solo io
agnelli e vacche è tutto quanto mio. Se la foresta il cibo non mi dà io mangio carne d'uomo di città. Io mi travesto come meglio posso per ingannare Cappuccetto Rosso. Al mondo tutti sanno che non c'è un figlio di puttana come me, come come me. (Franc.) Ed eccolo qua l'agnellino di Dio (Lupo) Agnellino a me? Beeeh! (Franc.) Il lupo cattivo che mangia la gente e che rimorso non sente mai (Lupo) Ah, ah, ah! (Franc.) per tutto il male che fa ma che da adesso in poi più mansueto di un agnello sarà. (coro) Dai Francesco, dai, fa' vedere chi sei diglielo anche tu non uccidere più. La la la la la, la la la la la. Dai Francesco, dai, fa' vedere chi sei. (Lupo) Certo colpa non ho se sono al mondo anch'io Beh, dimmi! Cosa mangio se qui niente è mio? (Franc.) Se tu la pace fai con la città vedrai che da mangiare ci sarà. (Lupo) Si però, però, però... però per via di questa brutta faccia la gente sempre mi darà la caccia. (Franc.) Ma se nel mondo più fiducia avrai perfino bello tu diventerai. (Lupo) Magari! (coro) E a braccetto (Franc.) Frate Lupo (coro) zampa e mano (Lupo) Frate Frate (coro) Frate e Lupo piano piano han lasciato la foresta verso Gubbio tutta in festa. La la la... Se suor campana suona den din dan din don dan il lupo si perdona den din don dan se suor campana canta den din dan din don dan il lupo non spaventa den din don dan se suor campana chiama den din dan din don dan la gente il lupo sfama den din don dan se suor campana squilla den din dan din don dan in cielo il sole brilla den din don dan. L'angelo biondo L'angelo biondo che ha lui nella mente
la voce che sente parlargli di Dio sono io. L'angelo d'oro che canta nel sonno che splende nel buio, che tutto fa chiaro per lui sono io. Io fatto d'aria e di luce celeste, lo so, non esisto, non sono di queste contrade ma so che c'è un posto nel cuore di un uomo e che vivo nel sogno per lui. mmm (Angelo) Io fatto d'aria di luce e di niente la voce che sente parlargli di Dio sono io. Solo mi vede, lui solo mi crede per lui sono sceso tra queste contrade, soltanto per lui. (Franc.) Tu fatto d'aria di luce e di niente la voce che sento parlarmi di Dio sei tu. Solo ti vedo, io solo ti credo per me sei sceso tra queste contrade, soltanto per me. Favola d'oro, bisogno di cielo mi vesto di cielo, mi copro di piume gli faccio da lume nel buio profondo, io l'angelo biondo che parla con lui. mmm Venite cavalieri
Venite cavalieri, saltimbanchi e vagabondi, venite zoppi e dritti, miserabili e giocondi la fiamma della fede purifica ogni pecca cacciamo l'infedele, rimandiamolo alla Mecca. Venite cani e gatti, schiavi, nobili e mercanti, venite coi somari, con ronzini e ronzinanti. Vogliamo la gloria sui campi di battaglia. Evviva la Crociata che fa santa la canaglia. Prenotiamoci con zelo un biglietto per il cielo, prenotiamoci con zelo un biglietto per il cielo. Venite sognatori, venturieri e farabutti laggiù c'è pane e morte, gloria e femmine per tutti. Il giorno del riscatto già bussa ai nostri cuori.
Ingrossa come un fiume la Crociata contro i Mori. Gerusalemme chiama, noi dobbiamo farla nostra avanti lancia in resta per la bella santa giostra a morte l'infedele, rompiamogli le corna. Siccome Dio lo vuole tutto quadra e tutto torna. Prenotiamoci con zelo un biglietto per il cielo, prenotiamoci con zelo un biglietto per il cielo. Tu Francesco in Terrasanta
Dice che coi pezzenti suoi per la Crociata s'imbarcò con quei poveri diavoli in Terrasanta arrivò. E così quell'illuso lì Ierusalemme conquistò e di gloria lui si coprì solo perché nemici non ne trovò solo perché nemici non ne trovò. Tu Francesco in Terrasanta scalzo te ne vai, tu Francesco la tua guerra come vincerai? Senza spada né corazza, ma che crociato sei? Con un saio e un crocifisso come finirai, mah? In Terrasanta te ne vai. Dice che non fu il primo lui che dal Sultano si fermò, ma dei Cristiani fu il primo che la testa a casa riportò. E così quell'ingenuo lì anche l'impossibile sfidò e col cordone del saio suo quel gran Sultano accalappiò quel gran Sultano accalappiò. Tu Francesco in Terrasanta scalzo te ne vai, tu Francesco la tua guerra come vincerai? Senza spada né corazza, ma che crociato sei? Con un saio e un crocifisso come finirai, mah? In Terrasanta te ne vai. La luna (Franc.) Luna, luna là...
che solitaria in cielo stai e tutto vedi e nulla sai... (Arabo) Luna, luna là... che sui confini nostri vai e fronti e limiti non hai e tutti noi uguali fai. (Franc.) Tu che risplendi sui nostri visi bianchi o neri tu che ispiri e diffondi uguali brividi e pensieri fra tutti noi quaggiù (Arabo) Luna, luna là... mantello bianco di pietà, presenza muta di ogni Dio, del suo, del mio, del Dio che sai... (Franc.) Tu che fai luce all'uomo errante in ogni via dacci pace, la tua pace la bianca pace e così sia per questa umanità. (coro) Ah, ah, bianca luna, bianca luna (4v.) È Natale
Ecco la stalla di Greccio con l'asino e il bove e i pastori di coccio che accorrono già. Monti di sughero, prati di muschio col gesso per neve, lo specchio per fosso, la stella che va. Ecco la greppia, Giuseppe e Maria, lassù c'è già l'angelo di cartapesta che insegna la via, che annuncia le festa che il mondo lo sappia e che canti così: È Natale, è Natale, è Natale anche qui. Ecco la stalla di Greccio con l'asino e il bove e i pastori di coccio che accorrono già. Monti di sughero, prati di muschio col gesso per neve, lo specchio per fosso, la stella che va. Carta da zucchero, fiocchi di lana, le stelle e la luna stagnola d'argento la vecchia che fila, l'agnello che bruca la gente che dica e che canti così: È Natale, è Natale, è Natale anche qui. Ecco il Presepio giocondo che va per il mondo per sempre portando la buona novella seguendo la stella che splende nel cielo e che annuncia così: È Natale, è Natale, è Natale anche qui. La sposa di Gesù
La sposa di Gesù starà con Lui lassù accanto Gli starà e amore Gli darà. Amore Gli darò, darò soltanto a Lui l'amore che non ho a un uomo dato mai, dato mai. Ma se quel giorno là Gesù non mi vorrà a chi darò più io l'immenso amore mio? Nel grande cielo blu sospeso resterà l'amore che non ho a un uomo dato mai, dato mai. A me! Ammazziamoli, dai!
A me! Ammazziamoli, dai! A me! Ammazziamoli, dai! A me! Ammazziamoli, dai! Eccoli, sono presi in trappola. Non mi avrete mai Ti uccideremo noi! Vi uccideremo noi! Il capo spetta a me. Eccomi, le mi mani non tremano, il vigliacco sei tu! No, tu! Sgozzalo, dagli ferro da mordere! Dagli, buttalo giù! Vedrai! Vedrai! Pentiti! Raccomanda l'anima! La tua morte è qui, su questa lama... No! La lama buona è mia, sei tu che morirai! Fermali! Accorrete, si ammazzano! No, fermatevi, no! Donne, via di qui, via di qui donne voi! La violenza siamo noi... la violenza, la forza, la guerra siamo noi. A te! A te! A te! Morire sì, ma non così Sì, morire sì, morire sì, ma non così... Sapere che da un grido in là... Sì, morire sì, morire sì, ma non così... Pensare: il mondo crollerà e nulla poi più ci sarà. Qui, sopra il vuoto guardare l'attimo che avanza la certezza dell'ignoto che copre l'ultima speranza, e tutto finirà. Morire sì, punirmi sì, ma non così... Tu, boia, tu destino mio, tu non sei Dio, tu non sei Dio. Tu che mi uccidi, ma non per odio o per follia, tu l'offendi, tu lo sfidi, tu togli a Dio la vita mia, tu, uomo come me. Perfetta letizia per quanto possa un frate sull'acqua camminare, sanare gli ammalati o vincere ogni male o far vedere i ciechi e i morti camminare... Frate Leone, pecorella del Signore per quanto possa un santo frate parlare ai pesci e agli animali e possa ammansire i lupi e farli amici come i cani, per quanto possa lui svelarci che cosa ci darà il domani... Tu scrivi che questa non è: Perfetta Letizia, Perfetta Letizia, Perfetta Letizia. Frate Leone, agnello del Signore per quanto possa un frate parlare tanto bene da far capire i sordi e convertire i ladri, per quanto anche all'inferno lui possa far cristiani. Tu scrivi che questa non è: Perfetta Letizia, Perfetta Letizia, Perfetta Letizia. Se in mezzo a Frate Inverno tra neve, freddo e vento stasera arriveremo a casa e busseremo giù al portone bagnati, stanchi ed affamati; ci scambieranno per due ladri, ci scacceranno come cani, ci prenderanno a bastonate e al freddo toccherà aspettare con Sora Notte e Sora Fame e se sapremo pazientare bagnati, stanche e bastonati pensando che così Dio vuole e il Male trasformarlo in Bene. Tu scrivi che questa è: Perfetta Letizia, Perfetta Letizia, Perfetta Letizia. Frate Leone questa è, Frate Leone questa è, Frate Leone questa è: Perfetta Letizia, Perfetta Letizia, Perfetta Letizia. La povertà Quando quel giorno Francesco verrà io voglio dirgli così: dimmi se sono la tua Povertà, io che son povera qui. A Francesco quel giorno dirò: tu lo sai che ricchezza non ho. Pane e cielo io mangio con te ma il mio cuore leggero non è. E lui, Francesco, mandato da Dio sul cuore mio piangerà. Che povertà - gli dirò - sono io? E lui, Francesco, dirà: Povertà, Povertà non è Dio se sarà come qui schiavitù. Pane e cielo sapore non ha se il tuo pane non è libertà. Quando quel giorno Francesco verrà ali di rondine avrò e su nel libero cielo con lui io, Povertà, volerò. Semplicità sorella mia (coro) Semplicità sorella mia un pane tondo un morso e via semplicità a a, semplici semplicità. Semplicità sorella mia un canestrello di fantasia semplicità a a, semplici semplicità. (Chiara) Pensieri leggeri e piccini (Franc.) un cuore di grandi bambini (Chiara) e cieli turchini negli occhi tuoi pieni di semplicità. (Franc.) Semplicità (coro) sorella mia semplicità. Semplicità che nulla vuoi che nulla prendi e tutto dai semplici, semplici, semplicità, semplicità a a a. (Diavolo) Belle stoffe, ricche gemme, oro, argento e zaffiri fratello Diavolo ti dà. Io regalo tutto quanto: basta darmi l'anima e avrete la felicità. (coro) Nessuno, nessuno ti sente noi siamo felici di niente perché semplicissimamente cantiamo la semplicità. (Franc.) Sorella mia (coro) semplicità. (Diavolo) Il potere è con me, l'abbondanza è con me, voluttà dolcissime con me. (coro) Semplicità mmmm un pane tondo un morso e via semplicità a a, semplici semplicità. (Franc.) Semplicità (coro) semplicità (Franc.) che nulla chiede e tutto dà (coro) semplici, semplici, semplicità, semplicità a a a a a a. Semplicità a a semplici, semplici, semplicità, Oh! Povero vecchio diavolo Un povero diavolo cornuto come me che cosa mai può fare per tentare te. Ti sento inafferrabile, illogico, diverso, cercare di tentarti è tutto tempo perso Così, così... dovrei pregare ma non so come si fa Così, così... dovrei pregare per pregarti di aver pietà! Ma Lucifero è dannato e pregare non sa più povero vecchio Diavolo, povero Belzebù, povero vecchio Diavolo, povero Belzebù. I diavoli mi sfottono e ridono di me Ah, ah! perché con te mi scorno, rispondimi, perché? Le mie più porche femmine con te diventan sante, dell'oro e del potere a te non frega niente. Così, così... dovrei pregare ma non so come si fa Così, così... dovrei pregare per pregarti di aver pietà! Ma l'arcangelo Lucifero pregare non sa più povero vecchio Diavolo, povero Belzebù, povero vecchio Diavolo, povero Belzebù. Povero vecchio Diavolo, povero Belzebù, povero vecchio Diavolo, povero Belzebù. Povero vecchio Diavolo, povero Belzebù, povero vecchio Diavolo, povero, povero, povero... Povero tu! Sorella Morte (coro) Arriva la morte che taglia le teste, arriva la notte per l'uomo che muore, arriva la mano che sparge dolore. Arriva la falce che lacera i gridi, arriva la morte che suscita i pianti, arriva la mano che strazia le madri. Arriva la morte che tutti livella, arriva la falce che mai si riposa, arriva la mano che spazza e flagella, arriva la morte la finta pietosa. Eppure Francesco la immagina bella, eppure Francesco la chiama sua sposa, eppure Francesco la chiama sorella. (Franc.) Sorella morte dolorosa e bellissima, sorella morte cha dal male ci liberi, (coro) sorella morte che ci bagni di lacrime, (Franc.) sorella morte che di cielo ci illumini, (coro) sorella morte che ci vesti da vedove, (Franc.) sorella morte che ci porti fra gli angeli, (coro) sorella morte che deponi le lapidi, (Franc.) sorella morte che spalanchi l'eternità. (Franc.) Sorella morte che prepari le semini, che uccidi i giorni per far vivere i secoli, (coro) sorella morte che ci bagni di lacrime, (Franc.) che uccidi l'uomo per far vivere gli uomini, (coro) sorella morte che ci vesti da vedove, (Franc.) sorella morte che rinnovi l'umanità, (coro) sorella morte che deponi le lapidi, (Franc.) sorella morte che spalanchi l'eternità. E piansero i lupi nel bosco Frate Francesco è vivo tra noi e c'è nel cielo più luce che mai tra i cherubini gelosi di lui, dell'Angelo bellissimo. E tra le foglie un vento passò al suo respiro che andava lassù e la sua terra, la terra restò deserta senza lui. E piansero bianche nel chiostro le monache date a Gesù. Giovanni chiamato Francesco non c'era più, non c'era più, non era più con noi. Solo amore, amore, amore, tutto amore, amore, amore fu. Infinito amore, amore, fosti solo amore, amore tu. E piansero i lupi nel bosco, le rondini, i cigni e le gru. Giovanni chiamato Francesco non c'era più, non c'era più, non era più con noi. Tu bastarda che m'hai fatto, m'hai rubato un'anima, la più gagliarda che incontrai. Dimmi! Con chi lotto, chi combatto se non c'è quel santo frate maledetto, il più perfetto tra i nemici miei? Sorella dal viso di teschio, quell'attimo hai pianto anche tu. Un gelido bacio e Francesco non c'era più, non c'era più, non era più con noi. Laudato sii Laudato sii mi Signore con tutte le tue creature specialmente Frate Sole che dà la luce al giorno e che ci illumina per sua volontà, raggiante e bello con grande splendore di Te è l'immagine altissimo, altissimo Signore. Laudato sii mi Signore per Sora Luna e le stelle luminose e belle. Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! Laudato sii mi Signore per Sora Luna e le stelle luminose e belle. Laudato sii mi Signore per Sora Acqua tanto umile e preziosa. Laudato sii mi Signore per Frate Foco che ci illumina la notte ed esso è bello robusto e forte, laudato sii, laudato sii mi Signore. Per Frate Vento e per Sora Aria, per le nuvole e il sereno, per la pioggia e per il cielo. Per sora nostra Madre Terra che ci nutre e ci governa, o altissimo Signore. Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! Laudato sii mi Signore anche per sora nostra morte corporale. Laudato sii mi Signore per quelli che perdonano per il tuo amore. Per sora nostra Madre Terra che ci nutre e ci governa, o altissimo Signore. Alleluia, alleluia, alleluia, (7v) alleluia, alleluia!
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IL CANTICO DELLE CREATURE (A. Branduardi)
A Te solo Buon Signore Si confanno gloria e onore A Te ogni laude et benedizione A Te solo si confanno Che l’Altissimo Tu sei E null’omo degno è Te mentovare. Sii laudato Mio Signore Con le Tue creature Specialmente Frate Sole E la sua luce. Tu ci illumini di lui Che è bellezza e splendore Di Te Altissimo Signore Porta il segno. Si laudato Mio Signore Per sorelle Luna e Stelle Che Tu in cielo le hai formate Chiare e belle. Si laudato per Frate Vento Aria, nuvole e maltempo Che alle Tue creature Dan sostentamento. Sii laudato Mio Signore Per sorella nostra Acqua Ella è casta, molto utile E preziosa. Si laudato per Frate Foco Che ci illumina la notte Ed è bello, giocondo E robusto e fo-orte. Si laudato mio Signore Per la nostra Madre Terra Ella è che ci sostenta E ci governa Si laudato Mio Signore Vari frutti lei produce Molti fiori coloriti E verde l’erba. Si laudato per coloro Che perdonano per il Tuo amore Sopportando infermità E tribolazione E beati sian coloro Che cammineranno in pace Che da Te Buon Signore Avrann corona. Si laudato Mio Signore Per la Morte Corporale Che da lei nessun che vive Può scappare E beati saran quelli Nella Tua volontà Che Sorella Morte Non gli farà male. Dio
fammi strumento della tua pace
Dio fammi strumento della Tua pace, dove c'è l'odio portare l'amore, dove c'è offesa donare il perdono, dove c'è il dubbio infondere fede. Ai disperati ridare speranza, dove c'è il dubbio far sorgere luce, dove è tristezza diffondere gioia, donare gioia e tanto amore, gioia ed amore, gioia ed amore! Dio fammi strumento della Tua bontà, dammi la forza di consolare i cuori, non voglio avere ma solo donare, capire e amare i miei fratelli. Solo se diamo riceveremo, se perdoniamo avremo il perdono, solo morendo rinasceremo, rinasceremo, rinasceremo, rinasceremo, rinasceremo! |